Qui ci sono due scuole di pensiero... Bollire le patate con tutta la terra e poi sbucciarle o pulirsele bene prima e poi usare uno schiacciapatate?
Io sono della seconde specie per manifesta incapacità a non ustionarmi i polpastrelli con le patate appena scolate e non solo. Uso la pentola a pressione così in metà tempo me la spiccio! ( a seconda della dimensione delle patate 5 - 7 minuti apri e controlla )
Ecco la zucca ( di cui non c'è foto prima della cottura, ma tanto tutti sappiamo com'è cruda). Tenuta in forno finché la polpa non si ammorbidisce, meglio se si evitano certe bruciacchiature come la mia.
- nessuna lumachina grande come una lenticchia è stata maltrattata per la creazione di questa ricetta -
spostata la lumachina, tolgo le radici agli spinaci e li lavo fino a completa sparizione di tracce di terra... beh, lezioncina di riciclo: utilizzo l'acqua per innaffiare le piante... I più virtuosi utilizzano l'ultimo risciacquo per i pavimenti...
Cottura velocissima degli spinaci, tipo 5 minuti in pentola con l'acqua che resta dal lavaggio dopo una distratta sgrullata, un po' di olio e un pizzico di sale.
Niente paura per quei simpatici tronchi chiamati steli. Un minuto di frullatore ad immersione ed ecco una crema degna delle migliori case di riposo per anziani con dentiere in scipoero ( se lasciata così ).
Ma io ho l'asso nella manica... Noci tritate come se il formaggio non esistesse.
Grossolanamente, oserei dire spezzettate a mano ché son più buone se si sgranocchiano...
In perfetta politica da "fatica meno che puoi", schiaccio la zucca con la forchetta. A me non dà fastidio se non è proprio tutto liscio e omogeneo ed è meglio che non lo dia anche a chi mangia i miei piatti perchè tanto se l'adda mangià.
Con la stessa voglia di faticare il meno possibile, schiaccio le patate nello schiacciapatate senza togliere la buccia.
trucco: tagliare in due la patata e metterla col la buccia verso l'alto e poi zaaac
Unisco le due materie prime e impasto con qualche gridolino ( le patate bruciano e così dev'essere. Chi ha inventato gli gnocchi sarà un sadico... )
Momento critico: AGGIUNGERE SOLO LA FARINA STRETTAMENTE NECESSARIA!!!
Mettiamola così, la farina cementa lo gnocco. Più ne metto più si appesantisce.
Dopo avere amalgamato patataezzucca, raccolgo col tarocco ( spatola, coltello, quello che vi pare ) e infarino la spianatoia, qual tanto che basta a non far attaccare il composto.
Creo un bigolo, serpentello o rotolino amoroso dùdùdùdàdàdà.
Sembra pieno di farina, ma è solo la parte esterna.
Taglio tocchetti patatozuccosi
Questa parte è facoltativa e vanitosa. Basterebbe quello che ho fatto prima per considerare il compito " gnocco" eseguito, ma la domenica mi piace complicarmi la vita. col tocco di una farfalla ( pena lo spargimento del composta in ognuna della microscopiche scanalature di questo simpatico oggetto ), spingo leggermento sul tronchetto e gli do un aspetto rigato, disinteressandomi allegramente dei bordi.
Sono carini e coccolosi,ma occhio. Sono supermorbidissimi. Vanno spostati con la massima cura.
Siamo al rush finale. Tutto è pronto: 1,2,3 via!
Sul fuoco ho una pentola con acqua salata che bolle. Lo dico solo ora per mettere alla prova chi non ci ha pensato di suo.
Tuffo gli gnocchi un po' alla volta, aspetto che vengano a galla ( tutti gli gnocchi vengono a galla ), li lascio cuocere ancora un minutino e li scolo.
Li irroro con olio crudo per avitare che si attacchino ( sono supermorbidi e questa operazione deve essere rapida, pena un supergnoccotuttattaccato )
Piatto, palettata di gnocchi, qualche cucchiaiata di crema di spinaci, una manciata di granella di noci e spots di olio con peperoncino per gli amanti del piccante ( io ), olio extravergine dio oliva a crudo e mano alle forchetteeeee
