Si fa, inconsapevolmente, per certi versi è scritto nel DNA. Basti pensare alle nonne, alle mamme che preparano menu differenziati da settordici portate nei giorni infrasettimanali perché " a quello non piace l'aglio, quella scarta le verdure a pezzi, coso non mangia carne, tizia è intollerante al lattosio ( le nonne 'ste intolleranze del III millennio nemmeno se le sognavano ) e per finire a caio piace tanto quella cosina là".
Cosa sto blaterando?!? La risposta spontanea al meraviglioso appello "eat different".
Ho conosciuto una realtà che porta il nome di Cucina Mancina.
Sulle prime, mi sono chiesta se fosse una connotazione politica, perchè a me personalmente fa difficoltà pensare a chi è mancino come un diverso... Ma poi ho allargato il pensiero e ho abbracciato la comprensione del senso di "mancinità."
Effettivamente ancora si può pensare ad una "diversità/mancinità" per scelta o per necessità.
Quante volte abbiamo sentito commenti sottovoce su chi non consuma alcun tipo di alimento di origina animale!?!? ufff. " 'na caterva e 'na sporta." Nemmeno mi metterei ad elencare i FHC ( frequently Heard Comments, cugini sgradevoli delle più note FAQ ).
Quindi, vagolando nei meandri della Cucina Mancina, un giorno mi sono scoperta "inconsapevolmente mancina!" e ne sono felicerrima!!!
Lo potrei definire un "cook with care", nel senso che ognissima volta in cui accendo un fornello, un forno, impasto, frullo ( insomma ci siamo capiti ) per qualcuno, la primissima cosa che mi chiedo è "per chi sto cucinando?" = quali sono le sue esigenze e/o le sue preferenze?
Certo c'è una profonda differenza fra assecondare i gusti e rispondere ad una necessità.
La Cucina Mancina ci accompagna per mano in un bosco fiorito, variopinto e spontaneo, formato dai contributi di ogni blogger che abbia voglia di piantare il proprio seme "mancino", cioè che risponda a queste esigenze/scelte. Ognuno di "noi" mancini, condivide un riuscito esperimento di cucina gustosa, invitante e che rispetti le mancinità.
La prima reazione, quando nella vita ci troviamo di fronte ad una scelta etica ( vegana , vegetariana ) o ad una imposta ( allergia, intolleranza e patologia ), è quella di farisi forti delle proprie convinzioni o di sconforto, di privazione, di rinuncia.
Ecco che invece arriva la Mancinità. Tutti noi, con la mano sinistra, porgiamo un suggerimento per ricordarci che "eat different" non rappresenta uno slalom fra ostacoli alimentari, ma un goioso saper valorizzare gli ingredienti a nostra disposizione.
A me riesce abbastanza naturale, sia per eredità familiare che per scelta professionale. Ebbene si, sotto i miei piatti si nasconde un ingegnere, che ha scelto come materia da discutere in sede di laurea una che si prende cura di edifici più o meno vecchi, che è affascinata dalla progettazione sostenibile, dalle energie rinnovabili ... Tutte cose che si prendono cura dell'ambiente in cui vivere e del pianeta. Ecco perchè, senza dilungarmi ancora, oltre ad "eat different" mi viene voglia di definirlo "live with care"!!!
E per finire, fatevi un giro sul sito, pagina fb e rendete felici le papille gustative!!!
BUON appetito a tutti!