Non ho saputo resistere al colore invitante di questa meravigliosa pianta! Peccato che le foto non rendano giustizia al suo spettacolare tono di viola, una volta cotto.
Confesso di non aver mai utilizzato prima questa varietà di cavolo. Mi ero fermata al verde... Ma l'ho visto e ne sono stata immediatamente attratta.
Lo chiamano cavolo cappuccio rosso, ma è di un viola che più viola non si può... Vabbè, mi attengo al nome ufficiale.
La cosa divertente è la presenza di antociani (dal greco anthos = fiore, kyáneos = blu), sostanze idrosolubili che, durante il lavaggio delle foglie, colorano l' acqua di un bellissimo blu.
E' bellissimo anche nelle sue striature bianche e viola!
Finita la serenata da colpo di fulmine nei confronti del CCR ( cavolo cappuccio rosso ), lo taglio a striscioline e lo spadello con un filo di olio, sale e anelli sottili di porro.
Lo faccio cuocere per 10 massimo 15 minuti a fuoco basso e aggiungendo poca acqua, proprio per non perdere il suo prezioso carico di vitamine e minerali.
Comunque ha colorato tutta la padella! Infatti ho già in mente un progettino su quell'acqua di cottura...
Metto a bollire la pasta ( tagliolini all'arancia Perniola Alimenti ) a parte in acqua salata per 3 minuti e NON li salto in padella. Se la unissi, diventerebbe violissima.
E' un piatto semplice, di cui adoro la forza cromatica. Ecco perché la pasta si trova adagiata sul cavolo e non viceversa. Almeno quando arriva a tavola voglio un forte contrasto fra i colori, poi li posso allegramente unire.
Termino con una grattugiata di profumatissima buccia di limone appena colto dall' albero e una manciata di semi di girasole.
E' una giornata nuvolosa e il colore del cavolo mi si è impresso quasi blu sulle foto.
Dovete provare a prepararlo per apprezzarne la bellezza e, in odore di primavera, il suo scarso apporto calorico lo rende ancora più invitante! ;)