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tagliolino spadaffino ( spada e finocchi )


Bello! Ci vorrà molto a farlo? Macchè...
Armiamoci e PARTITE!!! oh, si, io li ho già fatti, mangiati e digeriti! Ora tocca a voi!

rusticamente autunno

Sono fornellisticamente bipolare. Un giorno passerei ore e ore a pastrocchiare, riducendo la cucina un campo di battaglia, un giorno ci entrerei solo per i secondi strettamente necessari a rendere commestibile qualcosa.
E poi le via di mezzo, nel quotidiano...
La voglia di vedere nel piatto una cosina carina che si lasci mangiare anche con gli occhi, ma la voglia di impiegarci poco, pocherrimo per ottenerla.
E allora...

orzotto quadricromatico


Chi pensa che mangiare verdure sia triste, forse non ha il senso del colore!!!
Sarà che io mi sazio e gusto inizialmente con gli occhi!?!

oppa INDIA style


Rieccoci. Fatto senza foto. Indifendibile. Sono indifendibile. Non fosse altro che, fra il momento in cui ho messo i ceci indiani in ammolle e il momento in cui li ho impentolati per cuocere, ho avuto almeno 147 possibilità di redenzione che non ho sfruttato. E pazienza, ve lo racconto.
Dopo una notte e una mattina in ammollo, metto i ceci indiani in pentola a pressione ( sacrilegio per i legumi, beneficio per me e per l'ambiente: metà tempo, metà consumo di metano ) con alloro, olio una carotina a pezzettoni e un gambo di sedano a pezzettoni.
Sono incorreggibile. Non c'è verso che io prenda i tempi di cottura e, anche se lo facessi, dopo dieci minuti dimenticherei a che ora ho guardato... Tendenzialmente ci vorranno una 40ina di minuti, ma il metodo " t'assaggio e decido" resta sempre quello più quotato.
Il basmati ha bisogno di 10 minuti di cottura. Quando i ceci sono quasi cotti, tuffo il riso e continuo senza coperchio. così posso regolarmi per la quantità di liquido da lasciare. Insieme al riso unisco dei pomodorini a pezzetti.

Quando lo metto nel piatto, mi concedo una ripassatina di olio EVO a crudo e una spolverata di curcuma.

बॉन एपेतीत ( buon appetito in hindi )

la dolce realtà di casa mia.

Chi mi conosce sa che ancora oggi fatico ad accettare l'aver lasciato la mia città "per scelta" ( Roma ) per tornare in quella di nascita ( Bari).
Sin troppo spesso mi salgono alla mente, dandomi prima una dolorosa strizzatina al cuore, le diversità culturali, estetiche, mentali fra le due e quanto la prima mi calzi molto di più.
Ancora oggi se devo consigliare "un posto in cui" la prima spontanea opzione è in un posto romano...
E poi per caso, per sfizio, inizi a pensare di volerti concentrare sulle cose belle e buone della tua terra natìa:
il mare
il sole
il cibo
Ricordo che, entrando a Bari, pensavo "che avessero sbagliato a lavare i palazzi e si fossero ristretti come un bucato mal riuscito".... e ritornando a Roma sospiravo pensando: finalmente a casa.

Quello che in alcuni frangenti mi indispone di questa terra, in un piccolo scorcio di Sammichele ( paese ad una 30ina di km far Bari e Taranto ) mi ha rapito il cuore...
Uno spazio intimo, quasi familiare che mi ha riportato alla mente mia nonna nel vigneto...
Pochi carretti, si carretti, con le luci e una copertura.Un pavimento di chianche in pietra e le case basse, sui lati, a racchiudere questo piccolo angolo sospeso nel tempo, lontano da rumori e frenesia della nostra vita quotidiana.
Molto cuore, tutti prodotti della terra, portati "in trionfo" da chi direttamente li produce!
E conosci Tommaso e Mariella, compri da lui dei pomodori che incantano per la loro autenticità e vedi nel suo sguardo il colore della terra, sulla sua pelle il calore del sole e sulle sue mani la fatica del lavoro nei campi.
Un signore mi offre una fetta di mela: un esplosione di sapore e di profumi, lontana anni anni anni e ancora anni luce dall'insipda perfezione esteticoplastificata dei SUPERmercati...
Mi accosto ad un carretto " azienda non irrigua e non trattata", parlo, ma soprattutto ascolto. Chiedo e mi faccio raccontare di come i terreni argillosi offrano asilo a piantagioni di legumi senza togliere altra acqua al nostro pianeta. Sono affascinata. Mentre lo ascolto, mi offre una strepitosa zuppa di cicerchie che sa di buono, sa di vero, sa di antico.
Più in là un insieme di tavolini spontanei, il "pub contadino" con musica, quella vera... altrocchè!
E altro ancora, detersivi alla spina ( per produrre meno rifiuti ), formaggi, degustazione ...
Siamo stati lì per il loro primo compleanno.
Carretto a centro piazza e torta per tutti! Nessuno escluso.
Condivisione di intenti, di conoscenze antiche, fra profumi, colori e in assoluta serenità.
Ecco cosa mi ha definitivamente riportato alle mie radici. Abbandono Roma col cuore, smetterò di dannarmi per tornarci a vivere e una volta per tutte riaffonderò le radici in terra di Bari.
Per questo e per  l'intima atmosfera, grazie META e buon primo di una lunghissima serie di compleanni!!!

Per le foto del compleanno, rimando al loro album, giusto per lasciare a loro intatto il modo di raccontarsi...
http://www.mercatoagricultura.it/edizione/buon-compleanno-meta

e un link qui perché adoro questa foto e ritengo doveroso riconoscerne la paternità 
http://www.pugliain.net/inanteprima/2458-meta-sammichele-agricultura-km0



Quasi dimenticavo di sottolineare la "lezione di vita" del META ( MErcateo della Terra e delle Arti): 
riscoprire i rapporti umani, diretti, dare valore a chi investe tempo e lavora in piccolo prodotti genuini e soprattutto, cercare ciò che di buono c'è nella nostra vita, nella nostra città e valorizzarlo!!!
 

Muffins ciocomelati ( con cacao e mela + ricotta )

Cosa succede quando alla voglia di un muffin domestico si unisce la presenza in frigo di una ricotta freschissimissima?!?!?

CARIMO! CAnnolo RIcotta & MOrtadella...

 Oggi avevo voglia di usare dei cannoli per un esperimento.
Premetto, giusto per stare tranquilla con l'ENPC ( Ente Nazionale di Protezione del Cannolo ) che NESSUN cannolo è stato maltrattato per questo esperimento...

Assicuro che ad OGNI morso gli ho dedicato tante dolci paroline ;) e l'ho trattato con taaaaaanto ammoure.

tagliolini al pomodoro secco con ricotta & olive


 C'è un protagonista delle estati pugliesi: il pomodoro secco!
Nei prossimi giorni affrontiamo anche lo scottante tema del pomodoro secco, di come si prepara, per oggi ce lo gustiamo all'interno dei tagliolini!!!

zucchine, che seccatura!!! ;)



Riprendendo le abitudini delle nonne, oggi possiamo avere a disposizione la verdura quando ci serve. SECCA
Ci secca seccarla? Per fortuna c'è chi le secca al posto nostro! ;)

"bruschette" di melanzane


La scoperta dell' acqua calda... O del pomodorino condito.

farrotto mari e orti ( con seppie, fagioli e verdurine )


La racconto, la racconto. Non posso fare molto di più... E' che sono in un periodo di smemoratezza fotografica...

omelette, frisellette e salmonnette


Ed eccoci al primo dei post "occavolino cavoletto, l'ho preparato e non l'ho fotografato durante"...
Per alcuni di questi piatti è una garanzia di velocità... Ci vuole talmente poco a realizzarli che finchè 
prendi la fotocam-l'accendi-inquadri-metti a fuoco-imposti la luce... 
O si è già cotto o rischi di averlo addirittura bruciato... E onestamente, in questa casa non siamo tipi da prendere con filosofia la perdita di una portata!!!

alancini di liso


 A prima vista sembrano arancini di riso... In realtà sono una versione modificata, simile all' apparenza, ma non troppo nella sostanza.
Parlo del "disciplinare cosmico dell' arancino di riso"... Giusto per tranquillizzare chi li fa in modo fondamentalista :)
Come li vogliamo definire? svuotafrigo, di riciclo!?!? Mi era avanzato del riso basmati. In un momento di entusiasmo, avevo pensato di convertirlo in pseudo arancini, ma, in un rigurgito di coscienza, ho messo a bollire del classico "riso da arancino"... E' inutile contare i secondi che mi hanno separato dall' incrociare le due qualità e far evaporare le mie intenzioni tradizionaliste... Amo gli accostamenti fuori dagli schemi!


vulcano Ermes


Questo riso profumato nasce come esempio vegetale di figlio di coppia "multirazziale". Da un chicco nero di riso Venere e uno di tipo Indica.
Del Venere conserva, ma con un' intensità più delicata, un aroma particolarissimo che profuma meravigliosamente. E' integrale. La conservazione della parte esterna del chicco ne preserva questo caratteristico colore rosso.
Lo avevo già incontrato a Roma, insieme ad una consistente varietà di risi che animano le bancarelle del mercato di Piazza Vittorio ( una delle mie mete preferite ).
Come non amarlo?