Non mi sento di definirla "di riciclo" , ma effettivamente è una salvezza quando il frigo è invaso dai fioroni... La natura è strana ( e gli amici sono adorabili )... Quando arriva il periodo di maturazione, è un' esplosione... Te ne ritrovi tanti, ma purtroppo per poco tempo...
Per questa schiacciata dal sapore particolare, ho usato lo stesso impasto dei panini al latte aggiungendo un altro po' di fruttosi e senza mettere il sale. La base diventa neutra, ma non dolce... e poi è divertente la sua finta veste da pizza rustica...
Si può anche utilizzare l'impasto già preparato, se ne abbiamo fatto troppo, appuntando al fiero petto della ricetta la medaglia di "alto merito e valore nel riciclo".
divido l'impasto in due palline di cui una leggermente più grande ( quella che servirà da base )
Stendo l'impasto facendo il solito
sforzo sovrumano per dargli una forma perfettamente tonda, con i soliti
risultati un po' allungati... Ma va benissimo!
L'inizio sembra normale.
Adagio il disco di pasta in una teglia foderata di carta forno e mi assicuro che almeno uno u due centimetri di bordo vadano fuori dalla teglia.
Inizio a farcirla... Sbuccio i fioroni li taglio a spicchi che dispongo anche con una certa cura all'interno di una schiacciata CHIUSA... vabbè. Io li ho visti e mi piaceva metterli così...
Troppo salutare... Sento l'impellente esigenza di arricchirla con qualcosa di imperdonabile :D
E' n questi momenti che si realizzano, un pezzo alla volta, matrimoni improvvisati fra ingredienti ignari.
Parto di gran carriera con la preparazione di una crema al cacao. Sciolgo qualche cucciaio di cacao amaro e farina in poco latte. Mescolo evitando di creare grumi e aggiungo ancora altro latte. ( Io ho usato il dnk di soia alla vaniglia )
Fruttosio o zucchero a piacere, tenendo conto della dolcezza dei fioroni.
Addenso la simpatica cremuccia a fiamma bassa e la lascio raffreddare.
Manca ancora qualcosa... Ecco che sguscio una manciata abbondante di noci e le spezzetto con le mani. OPS mi sono cadute sui fioroni... Vorrà dire che le lascerò dentro la schiacciata ( da proferire con faccia da angelo se c'è qualcuno che ci guarda con la calcolatrice in mano per il conto delle calorie )
Quando la cremina si fredda, la verso uniformemente sui fioroni & noci
e mi prendo un secondino per pregustare questo connubio prima di "mettere il coperchio a questo vaso di pandora!"
E' ora di chiudere la schiacciata col secondo disco di pasta e rigiro i bordi per sigillare la pizza. Ghigno malefica perchè a vederla così sembra rustica, ma io so che sorpresina nasconde... Mi raccomando a richiudere bene i bordi, pizzicottando e rivoltando verso il centro... Altrimenti si svela parte del ripieno...
Spennello con tuorlo d'uovo amalgamato in qualche goccia di latte e fruttosio. Inforno a 170° statico per circa 40 minuti.
Usiamo il solito metodo infallibile. sguardo ed olfatto... Il colore scuro è dato dallo zucchero e da un attimo di distrazione sul finale O:)
Ed ecco questo dolce non dolce, rivisitazione di quello toscano con l'uva. La pasta è molto simile al pane, ma la farcitura decide che il suo sapore sia deliziosamente quasi dolce... Chi ama il vergognosamente dolce, abbondi pure con lo zucchero...
Ovviamente ho dovuto tagliare quando era ancora tiepida... e si è creata una goccia di crema al cacao che, a mali estremi, va raccolta dal piatto con una ditata ;)