In macchina con due delle pochissime persone a cui voglio INCONDIZIONATAMENTE un bene dell'anima. La mia anima gemella e la mia anima fratella.
Superato il pezzo in cui le serpentine di una deviazione trasformano inevitabimente la mia anima fratella in un pilota di formula uno e la mia anima sorella in anima che si ribella...
"Maria Santissima della strada" |
La profetica scritta sul retro di un camion mi induce solo a pensare "aiutami" :D
Il sole cala, riscaldando gli azzurri del cielo con lingue dorate: gli ultimi raggi che lottano con la sera...
Giallo - arancio
arancio - celeste
e celeste...
E' il preludio del blu della sera prima del nero della notte.
Una manciata di minuti, 30, 40 al massimo, in cui tutti i contorni si confondono, le prime luci si accendono e ci si apre davanti uno scenario magico:
il golfo,
le montagne dietro, come un mantello e
le lucine in lontananza che delineano i contorni di una magia.
E' come una carezza, della sera.
Restiamo a bocca aperta. Affascinati da quello che di giorno non ci suscita così tanta meraviglia.
La macchina continua la sua corsa. Cerco di imprimere questi attimi col telefono, le foto sfuocate, ma va bene così. Fa parte della carezza. Evocativa e poco nitida
Condividiamo questo momento e il sapore che ha tornare in posti familiari, anno dopo anno, sempre insieme.
Il piacere di ritrovare i punti fermi, la calma e la vitalità dello "Zio Enzo" che ci accoglie col sorriso.
E con cento delle mille idee che a cui vuole dare sostanza.
Siamo a casa.