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ti voglio cullare, legandoti ad un granelloooooo... di farina...

... Integrale. 
Ora che io e le pasta madre siamo amiche, voglio mettermi alla prova col pane integrale.



Ho trovato un " fornitore da banco del mercato ", insospettabile. 
Una volta a settimana porta con sé il suo tesoro, il mio tesoro: sacchi di farina da molino con macine in pietra.
E io mi presento al suo cospetto...
Questa farina è meravigliosa!!! Alla vista, al tatto e all'olfatto. E anche al gusto. Manca solo l'udito!!!
Arrivo a casa e cerco in rete la ricetta che più mi ispira.
E' la prima volta che lo faccio con la P. Impa. (la mia pasta madre )
Con l'ormai abbandonato lievito di birra l'ho fatto millemila volte, ma ora faccio sul serio il " battesimo del lievito naturale!!! ".
Mi butto, dai!!!
Modifico un po' una ricetta di " Eva& Claudio " ( Fables de Sucre ). 
L'originale che mi ha ispirato è qui.
Con il dovuto rispetto verso chi sforna meraviglie, la modifico secondo le mie pigre esigenze e, lo ammetto, per distrazione...
Ho usato:
  • 125 g di pasta madre solida rinfrescata da due ore ( la solita P.Impa );
  • 250 g di farina integrale di grano tenero;
  • 250 g di farina 0;
  • 400 g di acqua;
  • un pizzico di sale;
  • un pizzico di malto d'orzo.

Spezzetto la P.Impa e la sciolgo in poca acqua a circa 22° nella planetaria, con la foglia, a bassissima velocità. 
Se è caldo, un'onesta temperatura ambiente va più che bene.
Salto a piè pari le parti che allungano il procedimento. Quelle sicuramente migliorative per il pane, ma peggiorative per il mio umore... Anche perchè l'ho letto quando la P.Impa era già in planetaria a sciogliersi...OPS!
Aspetto che si formi una pastella quasi fluida

E' la pasta che decide quanto ci vuole impiegare a diventare omogenea... A volte lo fa spontaneamente in poco tempo, a volte ci mette anche 10 dispettosi minuti.
Come sempre, se va per le lunghe, io faccio altro, ma non troppo!
Quando maneggio il lievito naturale :
  1. non posso lavare piatti perchè non devo toccare detersivi ( sono acidi ) 
  2. non posso toccare profumi. 
  3. nemmeno a dirlo, non ci si può mettere lo smalto, fosse anche alle dita dei piedi!!! ( che non vanno nell'impasto )
Facciamo così. Mi limito a setacciare le farine e a pesare gli ingredienti.
Se sbadatamente tocco qualcosa di "acido", mi lavo le mani, lessandomele con acqua calda e bicarbonato.
Tolgo la foglia e metto il gancio per impastare.
Unisco le farine setacciate, il resto dell'acqua, il malto e lascio che la planetaria formi un magico e profumatissimo panetto liscio e omogeneo
Aggiungo il sale e impasto impasto impasto impasto.
Sono partita da 400 g di acqua, ma dipende da quanta ne assorbe la farina.
La mia è bella assetata. Nel caso l'impasto sembri una palettata di cemento, si aggiunge altra acqua un po' alla volta... Io voglio un impasto di consistenza quasi molliccia ( = idratatissimo ) che metto a maturare in frigo per 24 ore, senza fare altro.
Nella mia testolina pensavo ad un pane quasi focaccia... 
Lo tiro fuori dal frigo e lascio un' oretta a temperatura ambiente.
Spolvero la spianatoia qua e là di farina, come un direttore d' orchestra...Do "le pieghe coi pollici ", cioè arrotolo su se stesso il morbidoso impasto, usandoli come guida per la piega.
Opto per delle formone un po' piatte. 
Le lascio lievitare ancora un paio di ore.  
Inforno, a 250° , statico, col pentolino di acqua messo sul fondo del forno, .
Il mio forno dà il meglio di sè inserendo il pane praticamente a forno quasi freddo, cioè tenendolo alla massima temperatura per 5 minuti, senza ventilare.
Dopo 10 minuti, abbasso la temperatura a 200°, ma dimentico di togliere il pentolino... OPS!
Poco male.Non mi dispiace che abbia una crosta sottile :D evviva gli "errori"

In poco più di mezz' ora è cotto ed emana profumino invitante...




Leggo che deve asciugare in verticale e sulle prime lo metto così. verticale, di lato , sulla grata che uso di solito per raffreddare il pane. Sono perplessa...





 Questa verticalità non mi convince... Posto la foto e chiedo l'aiuto del pubblico su un gruppo. Mi suggeriscono questa posizione. 




Quanto sono caruccetti tutti in fila...
Cosa? Erano quattro?
E uno sarà scivolato giù per l'esofago... ;) io in giro non lo vedo... Buonissimo.



Quanto mi piace spezzarlo e riempirmi le narici della sua fragranza! Unica, che sa di nonna Elisa!!!
Nonostante le mie pericolose variazioni sul tema!!!